Solidarietà con il popolo sudanese

Solidarietà con il popolo sudanese da Lubiana

Abbiamo ricevuto con dolore la notizia della caduta di Al-Fachar. Dopo le uccisioni e gli sfollamenti, l’orrore non cessa mai in Sudan.
La guerra tra diverse forze armate autoritarie per il controllo del territorio è uno dei più grandi conflitti militari ancora in corso nel mondo. Questo massacro ha causato più di 150.000 vittime, lo sfollamento di oltre 10 milioni di persone e una diffusa carestia, stupri, malattie…
Per sopravvivere, la popolazione sudanese ha cercato di organizzarsi e ha creato dei Comitati Rivoluzionari.
Queste iniziative sono state represse dai militari con arresti, torture e uccisioni dei nostri compagni.

Condividiamo con voi l’appello di Ali Abdel Moneim del gruppo anarchico sudanese:

“Noi del gruppo anarchico sudanese abbiamo perso dei compagni; alcuni dei nostri membri sono rimasti feriti e altri sono morti; altri ancora affrontano il pericolo imminente della guerra. Le nostre famiglie soffrono la fame, la mancanza di medicine e di cibo. Abbiamo creduto nell’anarchismo in una terra dove l’autorità è ovunque e abbiamo combattuto per difendere noi stessi, la nostra idea e la nostra unità. Oggi abbiamo bisogno di voi: tendeteci la mano e state al nostro fianco affinché possiamo resistere alle autorità e ai Janjaweed”.

Come anarchici, i membri dell’IFA riuniti a Lubiana per la CRIFA vogliono esprimere il loro sostegno al popolo sudanese oppresso. Il nostro pensiero va a coloro che sono caduti difendendosi. Quei compagni hanno combattuto per difendere una vita migliore e ne hanno pagato il prezzo.

Questa guerra è come tutte le altre, tutte da denunciare e da disertare. Come anarchici faremo del nostro meglio per sostenere le vittime dei conflitti e per opporci a questa situazione. Il nostro antimilitarismo e il nostro attivismo contro la guerra superano i confini e i mari.

“Possa la rivoluzione durare – un pugnale avvelenato nei cuori dei tiranni”.

Il Comitato di Relazioni dell’Internazionale delle Federazioni Anarchiche, Lubiana, 2 novembre 2025.

Internazionale delle Federazioni Anarchiche

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LA GLOBAL SUMUD FLOTILLA È STATA ATTACCATA

LA GLOBAL SUMUD FLOTILLA È STATA ATTACCATA
IL GOVERNO MELONI È COMPLICE DEGLI ISRAELIANI
ROVESCIAMO IL GOVERNO MELONI


Il primo atto concreto della società civile di mezzo mondo per porre fine alla guerra a Gaza, alla carestia e al genocidio del popolo palestinese, rappresentato dalla Global Sumud Flotilla, ha avuto stanotte il suo epilogo.
Privi di protezione, con una nave militare italiana tenutasi vigliaccamente in disparte, nonostante fossero già stati minacciati e bombardati in acque internazionali o di altri Stati, gli attivisti della Global Sumud Flotilla, impegnati ad aprire un corridoio umanitario nel mare antistante Gaza (mare internazionale di cui il governo israeliano, con il consenso tra gli altri del governo italiano, si è appropriato), hanno subìto un attacco criminale da parte delle forze speciali del governo israeliano, che li hanno sequestrati ponendo fine alla loro missione generosa e non violenta.
Non è mancato in questo frangente l’accordo preventivo tra il premier sionista Netanyhau, criminale di guerra acclarato e ricercato dalla Corte Penale Internazionale, con la premier sovranista italiana, Giorgia Meloni, come è uso fare tra Stati tra loro gemellati (Nethanyahu è andato all’ONU, nei giorni scorsi, a pronunciare un discorso farneticante col beneplacito dell’Italia, unico paese in Europa, al sorvolo del territorio siciliano).
La nostra lotta contro il governo israeliano deve estendersi dunque ai suoi complici più vicini, al governo italiano e alle sue agenzie militari, commerciali e diplomatiche che continuano a fare affari e intessere rapporti amichevoli con lo Stato-canaglia d’Israele.
Non limitiamoci a boicottare le merci, a interrompere l’invio di armi a Israele, alle proteste innanzi ad ambasciate, consolati e industrie colluse con lo Stato sionista, ma estendiamo la nostra protesta alle istituzioni italiane, ai partiti, ai giornali ammanicati col governo Meloni, che spargono odio ed esportano nel mondo il pensiero neofascista, imperialista e razzista che informa pure i loro colleghi israeliani. Continuiamo la lotta contro il governo d’Israele, sia qui che al di là del mare, affiancandogli quella al neofascismo italiano che lo sostiene materialmente e ideologicamente.
MOBILITIAMOCI PER ROVESCIARE IL GOVERNO MELONI!
2 ottobre 2025 Federazione Anarchica Siciliana

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Fermiamo le guerre. Disertiamo gli Stati (Comunicato)

Lo spettro della Guerra globale aleggia in Medio Oriente.

L’attacco criminale operato dal regime d’Israele che, violando qualsiasi regola del cosiddetto diritto internazionale, ha aggredito e colpito pesantemente l’Iran sta dando un forte impulso verso lo scatenamento di un conflitto di più vasta intensità.

Gli omicidi mirati dei vertici militari e istituzionali dello Stato teocratico iraniano, il bombardamento dei siti nucleari, di stabilimenti industriali e impianti petroliferi, di condomini di civile abitazione, l’evacuazione di una città immensa come Teheran, la cui popolazione supera quella dell’intero Stato d’Israele (il che fa temere l’uso delle bombe atomiche in possesso d’Israele), relega il governo filonazista israeliano fra i peggiori regimi criminali della storia.

Già da più di un anno e mezzo assistiamo allo sterminio della popolazione e alla distruzione sistematica di ogni edificio nella striscia di Gaza, il che fa del governo Netanyahu uno degli eredi più prossimi dei responsabili dell’Olocausto ebraico durante la seconda guerra mondiale. Quale sia stato il pretesto iniziale, la sproporzione della reazione israeliana, i bombardamenti indiscriminati con l’ecatombe di civili, in gran parte bambini, il blocco degli aiuti alimentari, la distruzione degli ospedali, le torture e le umiliazioni inflitte alla popolazione, i progetti di occupazione permanente e di deportazione, la contemporanea e banditesca opera di colonizzazione in Cisgiordania, rispondono in realtà a un disegno generale di conquista e annessione dei territori palestinesi, con continuate operazioni di pulizia etnica, sul quale fin dalle origini è stato fondato lo Stato d’Israele, quintessenza dello Stato-nazione che gli anarchici ripudiano da sempre, di cui scoperchia gli aspetti più deleteri e disumani.

Lo Stato d’Israele genera odio, guerra e morte; esso non ha limiti e colpisce da tempo e in modo sconsiderato, oltre ai territori palestinesi, anche il Libano, la Siria, lo Yemen, l’Iraq e anche l’Iran. La risposta dura e massiccia dello Stato iraniano, con il lancio di centinaia di missili sul territorio israeliano e in particolare sulle città di Haifa, Gerusalemme e Tel Aviv, dimostra che lo scontro in atto ha raggiunto un livello talmente elevato da indurre altri Stati della regione di confessione musulmana (dalla Turchia al Pakistan, dall’Iraq alle repubbliche ex sovietiche), dichiaratisi solidali con l’Iran, a sostenerlo militarmente aprendo scenari a tinte ancor più fosche per il futuro.

La totale impunità di cui gode Israele è stata finora possibile unicamente per l’appoggio incondizionato dato dagli Stati Uniti d’America, per l’ignavia di alcuni regimi arabi e per il comportamento vergognoso dell’Europa. Il governo italiano, in particolare, va giustificando questa ennesima guerra scatenata dai filonazisti israeliani con le dichiarazioni biforcute del ministro degli esteri Tajani, allineate alle tesi guerrafondaie dell’amministrazione Trump (la guerra costringerebbe gli iraniani a rinunciare alla bomba nucleare che non possiedono!), e con le trasmissioni di TeleMeloni (RAI 1), che diffonde le veline del governo israeliano. L’amministrazione statunitense, in particolare, mentre sciorina parole vuote sui conflitti in corso, sta in realtà preparando la guerra globale per ristabilire il proprio controllo imperiale sul Pianeta: prepara la guerra alla Cina e attacca l’Iran per interposta persona tramite Israele.

L’evidenza di quanto sta accadendo impone alla società civile di tutto il mondo, e ai militanti anarchici, di attuare azioni immediate per opporsi al trionfo della barbarie nazista e dell’ideologia militarista che la sostiene. Alla solidarietà tra gli Stati, che ha finora consentito a Israele di continuare a perpetrare i suoi crimini, va contrapposta la solidarietà internazionalista tra i popoli oppressi. A tale scopo andrebbero unificati in una proposta strategica comune i tanti rivoli di protesta che vengono quotidianamente silenziati dai mass-media di regime che creano, falsando la realtà, quell’atmosfera d’impotenza generalizzata che sembra paralizzare, o ripiegare verso versanti esclusivamente istituzionali e diplomatici – dimostratisi essi sì davvero inefficaci – ogni attività di opposizione alle guerre e alla tirannia israeliana.

Una prima ampia mobilitazione internazionale contro le politiche di riarmo, contro le guerre in corso e di sostegno a disertori e obiettori, si terrà il 21 giugno, in concomitanza del vertice della NATO che si riunirà all’Aja. Chiamiamo a raccolta tutti coloro che in Sicilia ripudiano gli armamenti e le guerre.

Ma la mobilitazione dovrà proseguire e radicalizzarsi, estendersi sui nostri territori coinvolgendo il maggior numero di persone, puntare a sottrarre spazio di agibilità e di azione agli assassini israeliani e ai loro complici, a incalzarli mediante occupazioni, boicottaggi e sabotaggi, a esercitare pressione perché rimangano chiuse a tempo indeterminato tutte le ambasciate, le sedi consolari, le agenzie diplomatiche e commerciali legate allo Stato d’Israele, si rescindano con esso i contratti e gli accordi di fornitura e scambio economico e militare, s’interrompa definitivamente la circolazione di merci e capitali israeliani macchiati di sangue.

Accanto a ciò, occorre fin d’ora porre e sostenere in concreto l’ipotesi della ricostruzione dal basso, senza tutela e oppressione statale, di società mediorientali forti, laiche, libere dai ricatti dei fondamentalismi religiosi e di apparati autocratici, animate da reciproco rispetto, e confederate tra loro, secondo una tradizione internazionalista e libertaria che va faticosamente riemergendo un po’ ovunque nella regione, e all’interno dello stesso Israele.

Federazione Anarchica Siciliana
18 giugno 2025

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Fermiamo lo stato di Israele e gli USA. Fermiamo la guerra (Comunicato FAL)

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Primo Maggio Anarchico a Ragusa: breve racconto della giornata

Il Primo Maggio Anarchico celebrato dalla FAS (FEDERAZIONE ANARCHICA SICILIANA) a Ragusa ha visto molta partecipazione e un ampio coinvolgimento di persone amiche, compagni, compagne e gruppi solidali. In occasione del comizio in piazza San Giovanni, con i propri interventi diverse compagne e compagni hanno portato e condiviso diversi temi di attualità, dalla guerra alle carceri, dal recente decreto sicurezza al caro vita. L’evento ha ricevuto il supporto solidale e la partecipazione del Movimento No MUOS come pure di esponenti di Assemblea No Guerra di Palermo e della Federazione Anarchica Italiana.
Al termine dell’incontro in piazza l’appuntamento è proseguito nella storica sede della FAS, dove tantissime persone si sono ritrovate per un pranzo conviviale. La giornata si è poi conclusa piacevolmente a Modica presso la galleria d’arte Laveronica con l’inaugurazione e la visita della mostra “Ma avevo la rivolta tra le dita”, allestita con le opere dell’artista e compagno Renato Spagnoli. La mostra è aperta al pubblico e visitabile fino al prossimo 24 luglio. Per ulteriori dettagli si consiglia di accedere alla pagina di presentazione tramite il seguente link: https://www.artribune.com/mostre-evento-arte/renato-spagnoli-ma-avevo-la-rivolta-tra-le-dita/

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DISERTIAMO!

(volantino in formato pdf)

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PRIMO MAGGIO ANARCHICO A RAGUSA

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Solidali con Dokulaa, per l’agricoltura sociale

Condividiamo di seguito l’appello degli amici della cooperativa Dokulaa, che chiedono di ricevere contributi economici solidali per aiutare la propria attività agricola che è stata gravemente travolta da una recente alluvione.

“Amiche e amici,
questo per noi è un momento di estrema fragilità. Abbiamo costruito la nostra cooperativa agricola al di fuori delle logiche di sfruttamento capitalista di terre e di corpi ma sfortunatamente, dopo l’alluvione che ha travolto la frazione di Torre Archirafi,  stiamo pagando le conseguenze delle scelte politiche di altre persone. Anni di devastazione ambientale, incuria delle nostre terre, assenza di infrastrutture sostenibili e messa in sicurezza ci hanno portato,  prima a far rischiare la vita a un nostro socio e lavoratore, poi a perdere tutte le cose materiali acquistate con grandi sacrifici e lavoro di squadra. Lo abbiamo detto ai potenti del mondo che si sono riuniti a Siracusa solo pochi mesi fa per celebrare l’agricoltura siciliana e mediterranea: pretendiamo oggi più che mai un’altro modello di agricoltura, che tenga conto dei cambiamenti climatici, che tenga conto dei corpi delle persone che lavorano nelle campagne, dei diritti, della sostenibilità.
Noi oggi non ci arrendiamo, ma vi chiediamo un contributo per poter ripartire con più forza e motivazione di prima nel nostro progetto di agricoltura sociale.
Qui il link,
https://paypal.me/COOPERATIVADOKULAA?country.x=IT&locale.x=it_IT
O il nostro IBAN: IT43Q0503426201000000004806
Intestato a: DOKULAA SOCIETA’ COOPERATIVA SOCIALE
per sostenere le spese che dovremmo affrontare in queste settimane per recuperare quello che abbiamo perso.
Ogni aiuto sarà fondamentale per la ripartenza ed ogni forma di collaborazione sarà benvenuta. Condividete!
GRAZIE

RESISTERE PER CONTINUARE AD ESISTERE

PEACE”

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Parassiti andate via!

A Siracusa i cosiddetti G7 si incontreranno per parlare di agricoltura e pesca, con i loro rappresentanti che forse non hanno mai messo piede in un campo coltivato o su di un peschereccio.
Con proclami e paroloni (come sostenibilità, ecc) che in bocca a loro non hanno nessun significato, pretendono di risolvere i problemi che loro stessi hanno creato. È evidente che non fanno gli interessi degli agricoltori e dei pescatori, ma delle multinazionali e delle aziende dell’agroindustria, come hanno sempre fatto.
Eppure basterebbe che si mettessero da parte e lasciassero gli agricoltori e i pescatori liberi di fare il loro lavoro, senza ingerenze e senza manipolazioni.
Ovvero:
1) libero accesso alla terra. La terra (al pari dell’acqua o dell’aria che respiriamo) è un bene comune e non può essere negato a chi vuole lavorarla.
2) gli agricoltori devono poter decidere cosa coltivare, come coltivare e a chi vendere i propri prodotti, senza essere comandati dall’alto.
3) Ogni agricoltore deve poter utilizzare i propri semi e scambiarli liberamente con altri agricoltori, come avviene da millenni, e non essere obbligato ad acquistarli esclusivamente dalle multinazionali delle sementi.
4) le piccole aziende agricole, familiari e non, devono poter produrre e vendere i loro prodotti in maniera libera, senza le inutili e assurde burocrazie.
Occorre riconoscere l’alto valore sociale di chi coltiva la terra e sostenerlo in ogni modo.
5) porre fine al fenomeno del land grabbing, ovvero l’accaparramento delle terre ad opera di grosse imprese sia in Europa che nel resto del mondo, e porre fine allo sfruttamento delle risorse naturali, prima fra tutte l’acqua, che sempre più sta passando in mano ai privati.
Non abbiamo nulla da chiedere a questi signori, sia perché non gli riconosciamo nessun potere e non godono di nessuna stima, sia perché non crediamo che abbiano a cuore la sorte di chi coltiva la terra.
Facciamo invece appello a tutti gli agricoltori ad organizzarsi e liberarsi dalla schiavitù dell’agricoltura industriale e capitalista che detta le proprie regole di sfruttamento, e facciamo appello ai lavoratori, ai precari ai disoccupati, ai pensionati a sostenere in ogni modo le lotte dei contadini che cercano di uscire dal sistema.
Solo insieme e solo con questa alleanza è possibile cambiare.

Federazione Anarchica Siciliana
fas.corrispondenza@inventati.org – fasiciliana.noblogs.org
28 settembre 2024

(volantino in formato pdf)

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È possibile una società anarchica? – Esperienze libertarie raccontate da Antonio Senta

(locandina in formato pdf)

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